Come molti oggetti che hanno saputo conquistarsi lo status di icona, anche i jeans godono di un’origine ammantata da un’aura di leggenda.
La scena e quella della corsa all’oro californiana, iniziata nel 1850. Tra i molti giunti in quel periodo a San Francisco, anche il giovane sarto di origine tedesca Levi Strauss.
Con sé porta grandi rotoli di tela pesante, destinati a confezionare tende e tendoni per carri.
La leggenda narra che il giovane, resosi conto della necessità dei cercatori di abiti robusti, decise di realizzare con quella tela nuovi pantaloni comodi e solidi.
Più probabilmente, i meriti del giovane si limitarono ad aggiornare un modello già ben conosciuto e a utilizzare la celebre stoffa di denim blu.
II blue jeans vero e proprio non vedrà la luce però prima del 1873, quando il modello si completò con l’intuizione di Jacob Davi’s, che ebbe l’idea di aggiungere ai calzoni di Levi Strauss rivetti e bottoni metallici per irrobustirne tasche e chiusure.
Raggiunto un accordo con Davi’s e brevettata l’idea, Levi Strauss formalizzò il celebre modello 501, la cui fama, dice la leggenda, crebbe grazie a un’esibizione di robustezza che vide i pantaloni resistere alla forza di due cavalli da tiro.
Abito da lavoro ma anche perfetta rappresentazione della vita intesa come sfida e avventura, il jeans ha saputo dar forma nel tempo allo spirito individualista e ribelle dei giovani americani, dal Selvaggio di Marlon Brando agli hippy californiani, fino a diventare divisa universale dell’informale tempo libero
I blue jeans devono il loro nome a un particolare tessuto usato dai marinai genovesi (jeans da Genova, Gênes in francese) tinto con il pigmento indaco prodotto in Provenza nella zona di Nîmes (denim, de Nîmes in francese).
La stoffa inconfondibile, i riconoscibilissimi dettagli tecnici e la sapiente aggiunta di alcuni interventi decorativi (cuciture, targhette, etichette) fanno dei jeans Levi’s il primo autentico marchio nella storia dell’abbigliamento; in particolare ii dettaglio della tasca posteriore, grazie al disegno delle due cuciture, li rese immediatamente riconoscibili.