Può una archistar internazionale accettare l’invito a disegnare un tavolo da ufficio? La risposta è si, è successo a Jean Nouvel che ha progettato il tavolo Less nel 1994 per Molteni, Unifor.
Fin da subito divenne il simbolo del minimalismo anni Novanta e si aggudicò immediatamente il Compasso d’oro 1994.
Lo disegnò per arredare gli spazi di lavoro della Fondation Cartier a Parigi, realizzando una delle sue opere più note: voleva un piano in acciaio sottilissimo per un tavolo essenziale, archetipico, capace di dialogare con la facciata rivolta su Boulevard Raspail, che è uno schermo diafano, fatto di vetro, alluminio, alberi e cielo.
Allo stesso tempo, il tavolo doveva apparire robusto, molto robusto.
Così, insieme a Piero Molteni e Unifor, Nouvel escogitò un trucco che si vede solo a distanza, o in fotografia: una superficie che si inspessisce progressivamente verso il centro, una “pancia” adatta a contenere le centine per l’irrigidimento.
Ai bordi, lo spessore è millimetrico, mentre al centro, raggiunge qualche centimetro: un gioco quindi con geometria e materiali, distanza e prospettive.
Da vicino, si legge e si tocca soltanto un foglio di acciaio, da lontano, si capisce la sua solidità.
Da vicino, il tavolo sembra una superficie bidimensionale, in realtà la struttura si “gonfia” lontano dagli occhi, quando ormai è equilibrata dal contesto.
Nel 2012, il tavolo viene rieditato con il nome LessLess, sostituendo all’acciaio la lamiera di alluminio, molto più leggera e altrettanto solida grazie alla struttura scatolare, rinforzata con spicchi di lamiera piegata e nervata.
Le esili gambe, in estruso di alluminio sagomato a L spesso appena 8 millimetri, ringraziano.
Oggi con il termine LessLess si intende una famiglia completa di tavoli, rettangolari e quadrati, alti e bassi, di diverse dimensioni, laccati in diversi colori (verniciati opachi nella gamma Molteni) la cui resistenza, consente usi e utilizzi variegati.