Il divano Husk di Patricia Urquiola

La vibrazione del solito/insolito si insinua nei lavori di Patricia Urquiola che si avvantaggiano di una musicalità accogliente e inclusiva, che parte dalla cultura popolare e la traspone in una dimensione di sogno, tra un film di Fellini e una sagra di paese.

Questa azione di innesto culturale è ancor più efficace in quanto Patricia Urquiola, non altera il DNA moderno degli oggetti ma li dota di una nuova vibrazione in cui astrazione e decoro giocano allo stesso tavolo.

Nel 2011, per B&B Italia progetta Husk una collezione di sedute: un’idea archetipica di comfort, con una scocca rigida in Hireke (un materiale plastico ecologico riciclato e riciclabile particolarmente resistente) attraversata da scanalature che ricordano quelle delle lavorazioni trapuntate capitonnè: un disegno ripreso anche dalla generosa cuscinatura ospitata all’interno.

Questo gioco di trasposizione dall’interno all’esterno, da un materiale all’altro e da condizioni fisiche opposte, rigidezza e morbidezza comunica anche visivamente il senso del comfort, con un’azione quasi magica.

Tale è il successo di questo prodotto che dalla poltrona la serie si allarga a un letto e, nel 2014, al divano: questi abbandonano però la scocca rigida di sostegno per una struttura interamente morbida anche se mantiene la divisione in quadrati.

Un esercizio di versatilità nell’uso dei materiali, su uno stesso progetto, con cui Patricia Urquiola ricorda, anche ad altri progettisti meno coraggiosi, che il corpo è soprattutto un accumulo di sensazioni.

Gli oggetti destinati a migliorare la vita di quel corpo dovrebbero essere così versatili da tenere bene in conto non solo i dati tecnici, ergonomici o di mercato, ma anche quell’affascinante e un pò arioso insieme che è la vita segreta delle cose e delle persone che le usano.

Un divano protettivo e ospitale che nasce dal rovesciamento del tradizionale processo costruttivo di un divano: sono le sue parti morbide e flessibili, infatti, ad avere qualità strutturali.

Ha una sola profondità piuttosto pronunciata e due lunghezze che si differenziano per il cuscino unico della seduta nella versione più corta e per il cuscino sedile e schienale suddiviso in due porzioni nella variante più lunga.

Il suo volume importante è reso più leggero dai sostegni in diverse finiture, mentre i cuscini volanti in piuma ne aumentano il comfort.

Raffinato e informale allo stesso tempo, modifica il suo aspetto se rivestito con tessuti in tinta unita oppure mélange.

Non ci si siede su Husk ma si entra al suo interno, accolti da un grande abbraccio, senza perdere contatto con ciò che ci circonda.

La poltrona Husk di Patricia Urquiola per B&B Italia
Il letto Husk di Patricia Urquiola per B&B Italia

 

 

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