Patricia Urquiola, è una delle che designer donna che nell’arco degli ultimi anni è riuscita ad affermarsi come una delle più originali del design in Italia.
Patricia Urquiola, ama partire dal materiale e da una suggestione, spesso rappresentata da un objet trouvé rapito dalla consuetudine della vita quotidiana.
La storia delle cose, quella che precede e quella che segue l’atto progettuale di creazione del design, ha un ruolo fondamentale nella ricerca di Patricia Urquiola e nello sviluppo della sua poetica.
Questa attitudine narrativa attraverso il disegno, l’ha portata a prendere gradualmente le distanze dal linguaggio delle sue prime opere, caratterizzate dall’asciuttezza plastica nel solco della tradizione moderna, per introdurre via via elementi sempre più fantasiosi.
La ricerca di Patricia Urquiola si concentra direttamente sulla genesi della forma: dopo aver sviluppato una serie di divani, per B&B Italia nel 2010, progetta Bend Sofa, una serie di imbottiti componibili.
Patricia Urquiola ha individuato il nome “bend“, dall’inglese “curva”, per sottolineare il caratteristico andamento sinuoso del prodotto che, peraltro, solo un processo industriale può garantire sotto il profilo qualitativo.
Patricia Urquiola ha così immaginato il suo imbottito: “una seduta dalla forma primaria, monolitica, quasi plasmata manualmente come se, a partire da una materia duttile, fosse stata creata da una gestualità non diversa da quella di uno scultore“.
E lo ha voluto chiamare Bend-Sofa per l’efficacia con cui è in grado di esprimere l’idea di movimento ottenuto dall’alternanza dei pieni e dei vuoti, sottolineato dalle cuciture a contrasto che danno origine a un ulteriore disegno sulla sua superficie irregolare e sinuosa.
Prodotto di grande personalità che si presta a comporre soluzioni di seduta originali ed alternative rispetto ai canoni tradizionali.
Freschezza, colore, vivacità, libertà compositiva e morbidezza delle linee è quanto emerge dalla comunicazione di Bend-Sofa.
I volumi primari monoilitici ma accoglienti, sono plasmati dalle cuciture a contrasto del rivestimento.
Nonostante Bend-sofa possa sembrare l’esito di lavoro scultoreo sui prototipi “per forza di levare“, le sue forme nascono da un attento studio del modelli digitali 3D, che consentono anche di ottenere moltissime combinazioni lineari, angolari o bifacciali generando sedute e schienali dagli andamenti fluidi.
II lavoro di sottrazione agisce anche a livello infinitesimale e nascosto alla vista, ma con effetti percepibili ad altri sensi: l’imbottitura in schiuma di poliuretano flessibile a freddo è infatti studiata a sezione differenziata per offrire un maggiore comfort.