Marc Newson è l’archetipo dell’art designer, un surfer australiano alla scoperta del suo talento di progettista con mobili scultura che grazie anche a un attento marketing di media, gallerie e produttori lo lanciano immediatamente sulla scena più glamour del collezionismo internazionale.
Cosi che nel 1993 entra già in produzione con Flos una sua iconica lampada da terra, Helice, ad aprire il nuovo corso della storica azienda dell’illuminazione voluto da Piero Gandini.
Newson è un jet-setter che vagabonda a lungo nel mondo prima di fermarsi a Londra, e rappresenta l’internazionalizzazione spinta del design che dagli anni Novanta è per le aziende italiane più globali un impegno e una necessità.
Nel 1997, viene invitato a partecipare, al concorso indetto da B&B Italia Ciovassino+, con il quale una selezione di giovani autori, viene invitata a progettare mobili sperimentali ma a tutti gli effetti adatti alla produzione dell’azienda.
Il progetto di Marc Newson è cerebrale, un tavolo circolare dalla singolare struttura portante, fatta di tre archi di cerchio in resina termoplastica e di tre gambe/giunto pure in materiale termoplastico, che avvolgono un piano circolare in MDF, stretti insieme da un cavo.
Inizialmente Newson voleva utilizzarne uno in poliuretano del tipo normalmente impiegato proprio dai surfer per legarsi alla tavola, ma nel prodotto definitivo il cavo sarà d’acciaio con una guaina in resina.
Nell’ispirazione del progetto Ciovassino (pezzi pensati per una fascia di consumatori più giovani) Newson aveva progettato il tavolo come smontabile, per poter essere imballato e spedito in una confezione piatta.
Marc Newson presenta ancora oggi il tavolo lo tra i prodotti sceltissimi del suo sito web, un progetto che punta più su un formalismo un pò sensazionale, al limite della maniera, comprensibile per un progettista con una vocazione, se non ambizione, artistica.