Tra le storiche ‘fabbriche del design italiane’ la Danese si è distinta per essere stata, più di altre realtà imprenditoriali, un laboratorio sperimentale del progetto.
Bruno Danese e la moglie Jacqueline Vodoz scelsero di dare vita non a un’azienda ma a una società editrice, interpretando la produzione dell’oggetto quale opzione culturale.
Nel 1983, Achille Castiglioni progetta per Danese Milano un servizio di bicchieri a cui darà il nome Ovio, che diventa uno dei pezzi iconici del design italiano per la tavola.
Il perfetto equilibrio delle linee, la ricerca espressiva sottile e raffinata, l’armonia che corre tra la base massiccia e l’ariosità della parte terminale: tutto in questo progetto parla di bellezza ed eleganza.
Ovio è una collezione sintesi di eleganza per ogni occasione pensata a partire dalla sua semplicità. Una serie che punta alla qualità e all’essenzialità.
La presenza di una guarnizione di gomma (abituale nelle proposte illuminotecniche di Castiglioni) in un prezioso servizio di bicchieri, completo da una caraffa, diventa lo stratagemma per connotare, non solo formalmente il progetto.
La guarnizione di gomma è disponinile in due diverse colorazioni.
Scelta una elegante forma a tulipano, rispondente peraltro a norme Uni Iso, le parti normalmente più fragili (gambo e piede) sono sostituite da una base cilindrica, sormontata da una gola orizzontale continua.
Qui alloggia un annello elastico paraurti-salvagocce di silicone, di vari colori, che segna la linea di presa delle dita.
I trentuno pezzi del servizio di bicchieri (acqua, vino, flûte, liquore, whisky) e la caraffa sono realizzati in cristallo superiore molato.