Josef Albers nacque il 22 marzo 1888 a Bottrop.
Dopo aver studiato pittura a Berlino, Essen e Monaco di Baviera, nel 1920 entrò nel Bauhaus a Weimar.
Nel 1925, quando il Bauhaus si trasferì a Dessau, divenne professore.
In quegli anni le sue opere cercano di sovvertire il carattere statico della pittura per mettere in evidenza l’instabilità delle forme; per fare questo Albers ripete modelli geometrici astratti, facendo uso quasi esclusivamente dei colori primari.
Le sue creazioni di questo periodo includono stampe, progetti di mobili, lavori in metallo, ma soprattutto collage di vetro colorato che permettono continue variazioni di luce.
Del fecondo periodo di Albers al Bauhaus, in cui sviluppò anche asciutti e futuribili caratteri tipografici per la pubblicità, si può ricordare l’unico pezzo entrato in produzione: la poltroncina ti 244 del 1929, con tutti gli elementi fissati a un pannello e tubi in acciaio.
Albers infatti in quel periodo era diventato direttore della falegnameria preoccupandosi di sviluppare un mobilio economico, pratico e che potesse entrare anche nelle case più modeste.
La poltrona ti 244, di tutti i prototipi o pezzi unici progettati da Albers, fu l’unico elemento d’arredo a entrare in produzione. Rielaborazione di un modello di seduta con braccioli al quale lavorava già dal 1926, la ti 244 unisce l’economia delle forme a quella dei materiali, costituita com’è di legno laminato e curvato, tubi metallici cromati e imbottitura a molle rivestita in tessuto monocromo.
La funzionalità della poltrona, completamente e facilmente smontabile in pochissimi pezzi, non va affatto a discapito dell’eleganza, dell’equilibrio e dell’armonia dell’oggetto.
Di questa sedia ne esistono solo quattro esemplari. Tre di essi sono conservati in musei, il quarto è stato battuto nel maggio 2007 dalla casa d’aste Philips de Pury di New York per 96.000 dollari.