Un designer visionario.
L’artista universale El Lissitzky (1890-1941) è uno dei principali esponenti del costruttivismo. Architetto, fotografo, designer, grafico e pittore ha studiato architettura presso l’Università tecnica di Darmstadt (1909-14) e Mosca (1914-18) e ha insegnato, invitato da Marc Chagall, alla scuola d’arte Vitebsk, dove incontra Kasimir Malevich.
Come designer, il costruttivista El Lissitzky ha significativamente plasmato l’avanguardia degli anni venti.
Nel 1930 a Dresda si tenne la Mostra sull’Igiene con l’obiettivo di registrare i problemi di igiene contemporanea e di promuovere uno stile di vita orientato alla salute. Si sperava che il settore sanitario avesse potuto avere un impatto positivo sull’economia, nonché una piena collaborazione con artisti e scienziati.
La speciale integrazione delle arti corrispondeva all’immagine allora già moderna della comunicazione e del pensiero di rete degli organizzatori della mostra.
In occasione della mostra, a Dresda, accanto al famoso museo, sono stati costruiti alcuni piccoli edifici temporanei nello stile del Bauhaus. Nel padiglione sovietico di El Lissitzky, che avrebbe dovuto rappresentare la moderna politica sanitaria dell’URSS, faceva bella mostra di se la sedia D61 appunto di El Lissitzky.
El Lissitzky la intese come come mobile portatile per questo padiglione e la propose in compensato di faggio pressato a freddo nella forma straordinaria che ha stilizzato la seduta a forma di trono.
Tecta, in collaborazione con la vedova Lissitzky e il figlio Jen nel 1978, rieditò la sedia in altre colorazioni e materiali.