Dopo il successo della sua sedia “Wassily”, Breuer ha continuato a sperimentare mobili in tubolare d’acciaio.
Ha collaborato con il produttore tedesco Thonet, progettando un numero di sedie, sgabelli e pouf realizzati con questo materiale leggero e tradizionalmente industriale.
E’ il caso della poltrona B35 (S35), dove il sedile e lo schienale sono rivestiti in semplice tela e i braccioli imbottiti in legno laccato.
Sia il sedile che i braccioli sono drammaticamente a sbalzo senza supporti verticali, enfatizzando sia la resistenza a trazione che la snellezza della struttura in tubolare d’acciaio.
Come la sedia “Wassily” di Breuer, la B35 (S35) non è un prodotto diretto del Bauhaus; tuttavia, è chiaramente conforme ai principi di progettazione e costruzione Bauhaus, con la sua forma moderna e spoglia, realizzata con materiali industriali non tipicamente utilizzati in questo periodo.
La B35 (S35) è speciale per la sua inusuale costruzione: Marcel Breuer è riuscito a realizzare tutte le funzioni di una sedia a sbalzo tubolare in acciaio, in un’unica linea ininterrotta.
L’effetto a sbalzo è stato raddoppiato perché i braccioli, che si flettevano indipendentemente dal sedile, hanno bilanciato la flessione del telaio posteriore del sedile a sbalzo.
Già presente nei cataloghi degli anni ’30, era presente anche con versioni con canna di vimini, pelle e pelle bovina e versioni imbottite e fu presentata per la prima volta nel 1930 al Grand Palais di Parigi come contributo del Deutscher Werkbund.
Dopo diversi anni, Thonet riprende in mano la poltrona B35 (S35) di Marcel Breuer e il poggiapiedi B35H per rieditarla in due versioni in pelle pregiata: con anima in pelle pieno fiore nero e pelle di bufalo marrone.