Questo set da giardino, composto da una sedia a braccioli e da un poggiapiedi, è un eccellente esempio del design di arredamento di Erich Dieckmann.
Le ampie curve e i materiali impiegati mostrano la maestria di Dieckmann nell’uso del rattan, da lui innalzato a un altissimo livello di raffinatezza.
Dieckmann si iscrisse a un corso presso l’officina di falegnameria del Bauhaus nel 1921, dove continuò a lavorare per diversi anni dopo aver completato la sua formazione.
Nel 1926 fu nominato direttore artistico del Dipartimento di falegnameria e arredamento della Bauhochschule, fondata poco tempo prima.
Questo istituto aveva un orientamento più pratico rispetto al Bauhaus e il rapporto fra artigianato e industria era un importante terra di studio.
La Bauhochschule stipulava contratti con aziende di ogni parte della Germania per la produzione in serie di mobili.
Durante quel periodo Dieckmann divenne famoso per i suoi Typenmöbel (mobili-tipo), semplici mobili di legno destinati ad una produzione di massa a basso costo.
I mobili-tipo furono esposti in molte mostre, anche alla Weibenhofsiedlung in una casa progettata da Mies van der Rohe.
Nello stesso tempo Dieckmann collaborava con produttori di oggetti in vimini, svolgendo ricerche allo scopo di migliorare i modelli, i materiali e le tecniche.
Con i suoi lunghi gambi dalla larghezza costante, il rattan di importazione offriva dei vantaggi rispetto ai virgulti di salice tradizionalmente usati dai produttori.
Gli sviluppi politici fecero si che nel 1930 Dieckmann perdesse il suo posto alla Bauhochschule. Per vivere si mise a progettare ulteriori modelli di mobili per vari produttori, fra cui alcune sedie di rattan.
Nei 1931 presentò i suoi disegni nel libro Möbelbau. Pur aprendosi con un’analisi sistematica del mobilio in generale, nell’ultima parte il libro si concentra sulle sedie, l’elemento d’arredo che entra a più stretto in contatto con il corpo umano.
Grazie alla formazione conseguita al Bauhaus, i suoi disegni non potevano che essere sobri.
Questo non gli ha pere impedito di creare una vasta gamma di modelli sfruttando le proprietà del legno, del tubolare di acciaio e del rattan come principio guida. Dieckmann ha scritto che per ottenere una forma curva il legno può essere piegato con il vapore.
Tuttavia, per le forme più movimentate preferiva usare materiali più adeguati, come l’acciaio e il rattan.
I progetti in rattan erano concepiti per essere usati in giardino o su una terrazza, ma Dieckmann suggeriva anche di usare alcuni articoli in rattan nelle alcove e nelle nicchie.
Grazie alla sua resistenza alle intemperie, la combinazione di un’intelaiatura in canna di Malacca con una seduta e uno schienale in midollino intrecciato e particolarmente adatta all’uso in ambienti esterni.
Dieckmann parlava con entusiasmo della naturale flessibilità del rattan, che gli consentiva una libertà di progettazione pari quasi a quella dell’acciaio, ma a un costo inferiore.
Rispetto alle strutture delle sedie in acciaio e legno tuttavia questa proprietà rendeva necessario in tutti i progetti in rattan l’aggiunta di un elemento di rinforzo lungo i puntali delle gambe.
A causa della fragilità del materiale, nei mobili in rattan Dieckmann evitava le curve motto pronunciate, tipiche dei suoi progetti in acciaio e legno curvato.
Ne risultano forme caratterizzate da ampie curve che richiamano il design dell’American Machine Age e creano un magnifico contrasto con il piano continuo dall’intreccio compatto dello schienale e della seduta.