La poltrona Antropus di Marco Zanuso

La poltrona Antropus è stata disegnata da Marco Zanuso nel 1949.

La poltrona era stata ideata da Zanuso insieme ad altri arredi, per la scenografia della commedia “La Famiglia Antropus” di Thornton Wilder in scena al Piccolo Teatro di Milano. Zanuso fu incaricato di studiare le scene e gli arredi.

Per Zanuso, questa poltrona rappresenta l’occasione per sperimentare materiali innovativi che diventeranno poi usuali, come il metallo sagomato per il telaio e il poliuretano espanso per le imbottiture.

Totalmente rivestita, la seduta si estende in profondità, contenuta dai pannelli laterali dal profilo netto e sinuoso che formano braccioli e gambe. Cura la riedizione (dal 2015) Cassina, che la propone anche nell’iconica versione originale in panno rosso.

La poltrona, si distingue subito per lo sviluppo in profondità, che dà forma a un’ampia e comoda seduta. I tratti sono morbidi e delicati.

I pannelli laterali che costituiscono i fianchi di Antropus creano l’appoggio per le braccia e si elevano leggermente al di sopra dello schienale, che arriva a un’altezza di 85 cm.

Questo pezzo storico dell’Italian design si presenta nella sua omogeneità esteriore: la struttura in legno è interamente rivestita con il poliuretano espanso (più noto come gommapiuma): il materiale prediletto dall’azienda e dalla stessa promosso in quegli anni nell’ambito dell’arredamento domestico, con tutte le sue potenzialità espressive, ergonomiche e di produzione industriale.

Un’intuizione azzeccatissima, quella di Arflex, che ha portato a ottimi risultati l’impiego dei materiali innovativi e ha fatto conoscere nel mondo la qualità e il valore della produzione industriale italiana del secondo dopoguerra.

La poltrona Antropus di Marco Zanuso

 

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