Franco Albini, importantissimo architetto, urbanista e designer italiano ha collaborato spesso con Arflex. Grazie a questa collaborazione nel 1952 è nata la poltrona Fiorenza, anche se in realtà i primi esemplari di Fiorenza vennero prodotti nel 1939 proprio per la Casa Albini.
Nella versione del 1952 vi è la cinghia di sostegno alla seduta, cinghia che scompare nel 1956 nel mentre che compaiono le gambe verticali.
Anche in questa poltrona vi è il postulato di Albini: “sospendere persone e oggetti“, non soltanto esplicitamente (ripiani, espositori, scale, passerelle, poltrone), ma anche implicitamente all’interno di ogni singolo oggetto: nella poltrona Fiorenza, il sedile è appeso con cinghie alla struttura.
Una poltrona decisamente ergonomica, ideale per il riposo e il relax, tanto è vero che è stata assunta a simbolo di comodità e comfort, per poi comparire in una pubblicità di Pirelli degli anni Cinquanta.
Nella pubblicità, la poltrona Fiorenza, è utilizzata come immagine e simbolo delle potenzialità della gommapiuma che veste come un guanto, il materiale più tecnologicamente avanzato, nel campo degli imbottiti.
La poltrona si contraddistingue per la struttura a X in legno, segno ripreso anche dal retro dello schienale, in corrispondenza del poggiatesta.
La struttura portante a vista è in legno massello di faggio tinto noce e il bracciolo è in metallo rivestito in poliuretano espanso, flessibile schiumato in stampo. Il rivestimento della poltrona proposto in una ricca varietà di tessuto e colore, non è sfoderabile.
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