Eva Zeisel, nome originale Éva Amália Stricker, è nata il 13 novembre 1906 a Budapest ed è deceduta il 30 dicembre 2011, a New City, New York.
E’ stata una designer industriale e ceramista. È conosciuta soprattutto per le sue stoviglie, pratiche e bellissime, che racchiudono un’unione unica di estetica moderna e classica.
Iniziò una carriera prestigiosa in Germania e Russia prima di trasferirsi negli Stati Uniti alla fine degli anni ’30, per insegnare per il Pratt Institute di New York e dirigere la prima mostra personale al Museum of Modern Art.
Le sue opere spesso imitavano le curve di un corpo umano, ogni pezzo da lei progettata era contrassegnato da una forte utilità, con mescolati frammenti di stile popolare ungherese.
Zeisel non era un fan delle linee rette del modernismo e delle forme geometriche semplici, a proposito scrisse che quando venivano applicate le rigide regole del modernismo, “le cose perdevano la loro magia”, arrivando persino a chiamare la chaise longue di Le Corbusier “la sedia del ginecologo“.
Preferiva curve fluide e bordi più morbidi, attraverso le quali sentiva avvicinare il design alla bellezza naturale, esclamando “evviva, evviva la curva amichevole!”
Nel 1954, disegna la sedia resiliente, pieghevole il cui telaio molleggiato offre un alto livello di comfort; è uno dei pochi mobili disegnati da lei ed è esposta al MoMA di new York.
Con la progettazione di questa sedia ha sperimentato anche la discriminazione come donna negli Stati Uniti: era riuscita ad ottenere il brevetto per il telaio metallico pieghevole.
Zeisel progettò il dado per il telaio, ma quando il dado fu spedito a un produttore di metalli nell’Iowa, il caposquadra, nella convinzione che nessuna donna potesse mai progettare un dado adatto, iniziò a giocherellare con esso rovinandolo, bloccando così questo costoso progetto di sviluppo.
Cambiò produttore.