II modello rr126 disegnato da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1965 per Brionvega, azienda produttrice di sistemi radio-televisivi avviata net 1945, è una apparecchiatura stereofonica ad alta fedeltà di tipo semiprofessionale.
L’attrezzatura, concepita come un oggetto autoportante componibile, a volumi separabili, è in grado di fornire in modo sofisticato le proprie prestazioni, all’epoca innovative (la stereofonia, riproduzione di un effetto naturale del suoni in modo che sembrino provenire da più direzioni e distanze, come avviene nella realtà; l’alta fedeltà, restituzione fedele della gamma di frequenze acustiche percepibili dall’orecchio).
Un piede in fusione di alluminio anodizzato naturale su quattro ruote a sfera regge un corpo centrale contenente il ricevitore radio a modulazione di frequenza e ampiezza, l’amplificatore ad alta fedeltà, il giradischi automatico stereofonico a 4 velocità e due casse acustiche a compressione.
Le casse possono assumere tre collocazioni. Nella prima sono appoggiate, con adatti registri, sopra i blocco centrale, proteggendo il complesso grammofonico, offrendo un ingombro minimo e la sola possibilità di usare l’apparecchio per le ricezioni radio (in tal caso una eventuale radioricezione stereofonica ha efficacia solamente se l’ascoltatore si trova a breve distanza dal complesso).
Nella seconda, gli stessi altoparlanti sono agganciati ai due fianchi opposti del blocco centrale, consentendo anche l’ascolto dei dischi; tale disposizione permette una buona ricezione stereofonica a discreta distanza dall’apparecchio.
II giradischi, posto sullo stesso piano di tutto il complesso, e protetto da una apposita calotta in Perspex, alloggiata durante l’uso in un incastro di uno degli altoparlanti.
Nella terza combinazione, mediante lunghi cavi di collegamento, le casse sono collocate nei punti più opportuni dell’ambiente, per la migliore audizione stereofonica, rispettando l’ideale distanza tra altoparlanti e ascoltatori (regola del 3/4).
L’apparecchio rr126 (che misura chiuso 93x35x60 cm circa) ha avuto una eccezionale notorietà, per la facilità di impiego, rinnovazione formale e la precisione dei dettagli; osservando gli involucri in legno laccato, emerge il carattere parafisiognomico di questo “robot delta musica“.
Nel corpo centrale, sotto due archi graduati che segnano un ritorno alle indicazioni circolari, dopo un lungo periodo di segnalazioni lineari sono posti i tasti di selezione e le manopole di regolazione del volume, dei toni e della sintonia.
Un grande pezzo di design che ha contribuito ad esportare il made in italy in tutto il mondo; un modello di RR 126 appartenuto a David Bowie è stata battuto all’asta per 300.000 euro.
rr 126 anche se ovviamente aggiornato nelle componenti è stato rimesso in produzione sempre da Brionvega.