In un articolo dal titolo “Katalogo di mobili” del numero 449 di Domus dell’aprile 1967, sono stati illustrati spazi domestici progettati da Ettore Sottsass jr., che contenevano diversi mobili.
I mobili del servizio su Domus sono stati disegnati nel 1966 da Ettore Sottsass jr., per pubblicizzare i nuovi laminati plastici dell’Abet Print ed esistevano solo come modellini in scala sapientemente fotografati per l’occasione.
In seguito Poltronova, della quale Ettore Sottsass jr. era allora direttore artistico, ne costruì alcuni esemplari, chiamati Superbox, scelti fra i più semplici della serie pubblicata su Domus e divenuti in seguito preziosi cimeli da collezione.
I Superbox erano costruiti seguendo la lavorazione, allora innovativa, del mobile rivestito di laminato. Le ante e i cassetti erano bordate sullo spessore del telaio da una striscia di laminato e si chiudevano a toppa sulla carcassa con tolleranze dell’ordine di 4 o 5 millimetri, per facilitarne l’industrializzazione e nascondere le imprecisioni della lavorazione in serie.
Nel 2003, Poltronova ha deciso di rimettere in produzione i Superbox, e con la supervisione di Ettore Sottsass, sono state apportate delle modifiche soprattutto nelle giunzioni, ora a quartabuono, cioè a 45°.
In questo modo la tolleranza considerevole dei primi modelli si è ridotta alla frazione di millimetro. Sarebbe stato insensato riprodurre nel 2003 le tecniche esistenti nel 1966, si sarebbe corso il rischio di relegare i Superbox alla sfera del modernariato avvilendone la freschezza e la carica innovativa che possiedono.
Con i Superbox, Ettore Sottsass cerca di dare “un peso rituale agli oggetti“. A tal proposito disse: “Ho sempre pensato che il design inizia dove i processi razionali finiscono e dove inizia la magia.”
Sottsass favorisce il significato alla forma, il rituale all’aspetto funzionale rigoroso. Questi mobili sono senza dubbio tra i primi a mostrare il laminato e prefigurare dalla loro geometria scultorea, i loro colori saturi e il gusto del motivo, i prossimi successi dei gruppi Alchymia al quale Sottsass ha aderito nel 1979, o Memphis che ha fondato nel 1980.
Per Ettore Sottsass, il design “è in definitiva solo un esercizio architettonico“; con i Superbox, Sottsass si allontana da ciò che restava della tradizione popolare. I suoi nuovi riferimenti sono diventati l’India e l’America. I Superbox sono arredi su grandi basi, isolati al centro delle stanze, concepiti come veri e propri “catalizzatori di energia“: mobili come persone, con la propria vita, indipendenti rispetto all’ambiente circostante e carichi di significato.