La serie Quaderna (tavoli, sgabelli, consolle, letti e armadi) rappresenta il movimento radicale del design della fine degli anni ’60. Franco Raggi scriveva nella sua “Radical Story” (Casaballa, 1973) che il movimento radicale cercava di “superare il discorso disciplinare del design, cioè la ricostruzione delle contraddizioni sul piano formale, distruggendo … la normale immagine del prodotto.”
La serie è stata progettata dal gruppo Superstudio di Firenze. Superstudio era composto da Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia e dai fratelli Frassinelli e Magris. Insieme, hanno progettato una pletora di oggetti per la serie Quaderna, tutti a catalogo Zanotta.
Tutto è iniziato nel ’69 con gli “Istogrammi” disegnati da Natalini e compagni: oggetti costruiti sulla base della griglia ortogonale del reticolo spaziale.
Prende forma una famiglia di mobili unici e senza tempo e nasce un’icona basata su forme geometriche regolari ricoperte di laminato bianco squadrato (il lato del quadrato è pari a 3 cm) e caratterizzata da volumi rigorosi.
Neutro e forte allo stesso tempo: un unico quadrato “con le gambe” che diventa tavolo e spazio, oltre a sedia, panca, armadietto e sgabello.
Una straordinaria idea che scandisce il tempo con frequenze costanti, scritta espressamente in bianco e nero, concettualmente palesata e teoricamente chiusa, e che porta ad oggetti più architettonici mai visti nella lunga storia del mobile, e che trova Aurelio Zanotta pronto a trasformarli in mito.
Un reticolo spaziale a maglia ortogonale, che può essere adattato alle diverse scale, da quella del design a quella urbanistica.
Quaderna rientra nella sfera del Radical Design, che contestava in modo aperto e netto non solo lo stato del design alla fine degli anni ’60, ma tutto il contesto sociale in cui i progettisti operavano. Zanotta presentò questo prodotto nel 1970 e lo produce tuttora.