Nel 1999 Edward Barber e Jay Osgerby furono avvicinati da amici, Simon Alderson e Tony Cunningham, proprietari del negozio di design Twentytwentyone a Londra, per partecipare a un progetto chiamato Childsplay.
Il brief ha invitato diversi designer a produrre un pezzo di arredamento per bambini da un unico foglio di compensato da 15 mm. Il lavoro sarebbe stato esposto e messo all’asta a sostegno della Children’s Hope Foundation.
Il prototipo dello sgabello (ma può essere anche usato come tavolino d’appoggio) Hula è nato così, realizzato da Chris McCourt nel suo laboratorio Isokon Plus a Chiswick.
Solo con l’impiego di una macchina a controllo numerico è stato possibile dare la precisione necessaria per registrare i singoli pezzi con l’un l’altro.
Una volta assemblato, il piccolo sgabello Hula è risultato particolarmente diverso dal suo originale bidimensionale. La forma consente naturalmente di posizionare il pezzo sia in una posizione di seduta fissa, sia invertito per formare uno sgabello a dondolo.
Lo sgabello Hula ha un volume aperto al centro, che gli conferisce una sorta di leggerezza e la serie di piccole parti ondulate ha conferito al pezzo una piacevole complessità.
Lo sgabello Hula è stato esposto al Design Museum di Londra e successivamente è stato messo all’asta per beneficenza.
Giulio Cappellini, venuto a conoscenza ha chiesto se poteva provare il prototipo e fu così che la produzione si trasferì da Londra ai falegnami della Brianza, a nord di Milano, dove lo sgabello è stato prodotto in teak.
La realizzazione del nuovo prototipo in teak, hanno particolarmente colpito Barber & Osgerby: l’incredibile abilità artigianale necessaria per realizzare dettagli così delicati per le articolazioni aveva elevato l’idea originaria di utilizzare il compensato, con un effetto visivamente più accattivante e piacevole da usare.
A catalogo Cappellini, prezzo circa 3.500,00 euro.
