Spinta dal desiderio incessante di sfidare il tradizionale piano ortogonale, i progetti di Zaha Hadid manipolano la forma e lo spazio per creare un’architettura mozzafiato.
Il progetto del tavolo Mesa, realizzato per Vitra (ed in particolare per la Vitra Edition 2007) è iniziato come un esperimento architettonico, per essere poi riportato ai principi dell’arredamento.
Il tavolo Mesa avvolge un mondo di vuoti, strutture e superfici elastiche tra due piani orizzontali per creare un oggetto funzionale ma sofisticato.
Mesa rappresenta un’estrusione microcosmica delle idee spaziali insite nell’architettura di Zaha Hadid.
La forma non segue solo la funzione, ma diventa qualcosa di plastico ed elastico, un’evocazione di un mondo formato da forze invisibili e materia oscura, un mondo fluido, fluente e quadridimensionale in cui il tavolo può distorcere lo spazio al suo interno e attorno ad esso.
C’è il pavimento e il piano d’appoggio, tra queste due linee c’è tutto il mondo di Zaha Hadid: un mondo che diventa struttura ma in cui i vuoti esprimono la forma tanto quanto i solidi; questi vuoti, in realtà definiscono la superficie dell’oggetto.