Si dice Che la sedia Miss Blanche sia stata ispirata dall’abito a rose rosse indossato da Vivien Leigh nel film Un tram chiamato desiderio, tratto dal dramma di Tennessee Williams.
Le dozzinali rose rosse artificiali che fluttuano nella plastica acrilica simboleggiano la fragilità e vanità di Blanche DuBois.
I fiori evocano ironicamente anche il fascino avvizzito dei cuscini in chintz, mentre i braccioli e lo schienale della sedia sono delicatamente incurvati e riecheggiano un’eleganza femminile.
Tuttavia la forma squadrata e spigolosa dell’oggetto nel suo complesso e il modo in cui le gambe di alluminio sono inserite in fessure intagliate nel piano inferiore, rendendole chiaramente visibili, introducono una tensione scomoda che funge da contrappunto a qualsivoglia accenno alla dolcezza femminile.
Fra i più importanti designer giapponesi del XX secolo, Shiro Kuramata amava l’idea dei contrasti e degli estremi, abbinando concetti ugualmente poco conciliabili quali la trasparenza e la solidità. La sedia Miss Blanche rappresenta l’apice di un momento nella sua carriera in cui esplorava la nozione di trasparenza.
Kuramata si sentiva attratto dai materiali diafani e affermava che la trasparenza non apparteneva a nessun luogo in particolare, ma semplicemente esisteva. Amava in particolar modo lavorare con la plastica acrilica, che considerava un materiale ambiguo, freddo come il vetro e allo stesso tempo caldo come il legno.
Tutta la sua produzione è volta al superamento dei limiti del mondo concreto, spesso nel tentativo di far “sparire” le cose, ed è regolarmente costellata di oggetti sulla linea di confine o nel punto cruciale di trasformazione, dove il materiale si fa luce e il peso si tramuta in aria.
La Miss Blanche è stata creata per la KAGU Designeds Week di Tokyo dell’88. Per ottenere l’illusione perfetta di fiori in fluttuazione erano stati raccolti campioni di fiori artificiali in tutto il Giappone e realizzati numerosi modelli della sedia. Nel corso delle ultime fasi di produzione la plastica acrilica viene posata nello stampo e le rose tenute ferme con pinzette.
Da quanto si racconta, nel periodo di realizzazione pare che Kuramata telefonasse in fabbrica ogni mezz’ora per assicurarsi che l’effetto fluttuante fosse stato pienamente raggiunto.
I fiori affogati ovviamente sono veri!!
La sedia non è più in produzione, una recente asta Sotheby’s l’ha quotata oltre 250.000 dollari.