La poltrona Thinking Man (letteralmente “poltrona del pensatore“) è stata uno dei primi design di Jasper Morrison prodotti a livello industriale, realizzata subito dopo la sua laurea al Royal College of Art di Londra, nel 1985.
Morrison spiegò che l’ispirazione di questo suo progetto risale a un casuale incontro con una poltrona di legno abbastanza elaborata, priva di un cuscino per la seduta.
La struttura di quella poltrona gli era parsa molto moderna, tanto da diventare il punto di partenza del suo progetto.
Il telaio che costituisce l’ossatura della poltrona in metallo tubolare verniciato, con la seduta e lo schienale realizzati invece in sbarre piatte di metallo, unitamente a un elegante uso complessivo della linea, costituiscono un riferimento preciso ai semplici mobili da giardino come pure alla tradizione artigianale di fabbricazione delle sedie.
L’aggiunta di sapienti dettagli appena accennati, come i minuscoli vassoi all’estremità di ogni bracciolo per appoggiarvi bottiglie e bicchieri mentre si è tranquillamente seduti, rivelano un fascino che ben si rapporta con l’aspetto leggermente bizzarro della poltrona.
Zeev Aram, imprenditore e paladino del design moderno, dopo aver visto gli oggetti creati da Morrison per il suo esame di diploma, ne era rimasto colpito e aveva deciso di investire su di lui.
Gli chiese pertanto di disegnare una sedia per una mostra che di li a poco avrebbe organizzato nel suo negozio londinese, Aram Designs.
Era il 1987 e tra i 23 pezzi presentati, progettati da illustri artisti e designer quali Eduardo Paolozzi e Norman Foster, apparve anche l’interessante poltrona Thinking Man.
Giulio Cappellini, di passaggio a Londra a visitare l’esposizione, rimase talmente colpito dal design di Morrison che il giorno dopo, mentre era diretto all’aeroporto, si fermò nel suo studio per invitarlo in Italia.
Il giorno seguente, gli spedì un biglietto d’aereo: fu cosi che tra produttore e designer cominciò una lunga e proficua collaborazione che continua ancor oggi.
Anche se l’aspetto strutturale della poltrona rivela una precoce predilezione per tutto ciò che è essenziale, il design nel suo complesso appare quasi troppo elaborato rispetto agli ultimi design di Morrison, come se avesse voluto esprimere fin troppa personalità. Morrison così ricorda la sua prima produzione: «Devo aver fatto un migliaio di schizzi prima di arrivare a un disegno che ritenessi adatto a tradursi in prototipo. È stato un processo impegnativo e laborioso, ma sicuramente formativo».
La prova di questa elaborazione protratta la si ha osservando la versione di terracotta dipinta, che riporta appunti scritti a gessetto con le dimensioni e i diametri che dovevano avere le varie parti, scribacchiate sulle gambe e sui braccioli, che nel complesso descrivono la forma della poltrona.
Le altre versioni dei prototipi, destinate a un uso sia in interni sia in esterni, sono meno esaurienti dal punto di vista della documentazione della sua elaborazione, e sono realizzate in gesso bianco, grigio scuro e verde.
A catalogo Cappellini, prezzo circa 1.500,00 euro.