Con il suo seggiolino nero, i vivaci colori primari, le gambe precarie e l’anello inclinato, lo sgabello Düplex più che far parte dell’arredo di locali pubblici sembra uscire da un fumetto.
Del resto, non bisogna stupirsene visto che negli anni Settanta il suo creatore Javier Mariscal, residente a Barcellona, era principalmente noto come grafico e autore di fumetti underground.
Abbinando standard e stabilità con l’anticonvenzionale e l’incompiuto, lo sgabello di Mariscal, che è uno dei suoi primi tentativi di creare mobili, evoca un po’ l’immagine dell’ubriaco dei fumetti, cercando di conferire una maschera dignitosa al suo vivace ed infervorato interno.
Lo sgabello (parte integrante di un progetto di design per il Bar Düplex di Valencia), realizzato in collaborazione con il designer di interni e torero Fernando Salas, segna l’inizio di una vera e propria svolta nel campo del design, quella del passaggio dalla funzione all’espressione come principio guida.
In realtà la paletta di colori di Mariscal, nero, bianco e colori primari, abbinata alla geometria lineare del Düplex lo rendono simile a una versione tridimensionale di un quadro De Stijl di Piet Mondrian, con un tocco in più ispirato alla Pop Op Art.
Questo oggetto mescola stili e materie, design e arte, e potrebbe essere ricondotto al Postmodernismo, anche se si pone in maniera netta come un oggetto di anti-design, una sorta di contrappunto al retaggio De Stijl del design puro.
Lo sgabello Düplex ha preannunciato uno stile nuovo, lo stesso che avrebbe caratterizzato il rinascimento di Barcellona, divenuta negli anni Ottanta punto di riferimento del nuovo design, e che avrebbe portato alla creazione da parte dello stesso Mariscal di Cobi, della mascotte dei Giochi Olimpici di Barcellona del 1992.
Lo sgabello non è più in produzione, su alcune aste online, raggiunge il prezzo di circa 1.000,00 euro.