Sulla scia di un brillante design e di una campagna marketing coi fiocchi, il lancio di Absolut Vodka in America nel 1979 fu davvero un successo strepitoso: solo quell’anno ne furono vendute 100.000 bottiglie.
Nel giro di pochi anni, Absolut si era già trasformato in un marchio simbolico, avvantaggiandosi anche del clima politico presente in quel momento, e del fatto che la vodka non era in questo caso legata alla Russia.
Lars Olsson Smith aveva creato la Absolut Rent Brânvin (“vodka assolutamente pura“), per mezzo di un nuovo processo di distillazione che aveva inventato nel 1879, ovvero la
distillazione continua.
Un secolo dopo, il prodotto Absolut fu reintrodotto ed etichettato come prodotto di fabbrica, composto da due ingredienti di base: acqua e grano svedesi.
La bottiglia fu ideata da un team svedese guidato da Gunnar Broman e Lars Bôrje Carlsson, ispirati in modo particolare da una vecchia bottiglia di medicinali scovata in un negozio di antichità di Stoccolma.
L’agenzia Carlsson & Broman produsse dunque una bottiglia semplice, che non aveva affatto l’aspetto di una bottiglia per liquori, a causa del collo più corto e del tappo svitabile in metallo dall’aspetto minimalista.
In origine, la vodka era venduta come medicinale per curare le coliche e la peste, pertanto il concetto di flacone per farmacia non era poi del tutto fuori luogo, e ciò portò l’azienda a servirsi da una vetreria che produceva flaconi fin dal 1730 circa.
Il team di progettazione decise di non utilizzare un’etichetta di carta, anzi pensò di abbandonare completamente l’idea di un’etichetta, affermando che avrebbe solo finito col distrarre dalla purezza del prodotto.
I designer pertanto intesero annunciare la purezza di Absolut imprimendone il nome direttamente sul vetro della bottiglia, che divenne così essa stessa veicolo pubblicitario.
Le pubblicità sulla stampa hanno anch’esse assunto molta popolarità e sfruttano tutte la bottiglia come tema centrale. Nella prima pubblicità, la bottiglia appariva come un santo circondato di un’aureola, creando un gioco di immagini e parole tra la bottiglia e la purezza della bevanda, e l’idea dell’analogia o di riferimenti a famosi slogan tipici della cultura popolare è sempre stata, fin da allora, un modello di testimonial per l’azienda.
Da quel momento, sono stati pubblicati oltre 1.000 spot pubblicitari, che includono collaborazioni con celebri artisti e designer, quali Keith Haring, Jean-Paul Gaultier, Julian Schnabel e Andy Warhol.
Nel 2002 Forbes Magazine ha collocato Absolut al primo posto della graduatoria mondiale dei marchi di lusso e nel 2004 l’azienda ha festeggiato la produzione della sua miliardesima bottiglia!