La sedia Wiggle di Frank Gehry

Le sinuose curve della sedia Wiggle di Frank Gehry rappresentano tanto il suo uso della forma altamente scultoreo ed espressivo, quanto il suo umore nell’elaborare temi e riferimenti di carattere storico: in questo caso egli rende omaggio alla sedia Zig-Zag di Gerrit Reitveld del 1934 (di cui ho scritto qui).

La sedia Wiggle (letteralmente “ancheggiamento“) di Gehry è composta da spessi fogli di cartone economico ondulato, fissati ad angolo retto l’uno rispetto all’altro, per conferire al design un aspetto compatto e robusto.

La ricca superficie tattile camuffa in qualche modo la scarsa preziosità del materiale di cui è fatta.

Gehty l’amava in particolar modo perché “sembrava di un velluto a coste, nel look e al tatto, così seducente…“.

La sedia Wiggle era stata originariamente ideata nel 1972 come parte di una serie composta da diciassette mobili, chiamata Easy Edges, e prodotta da Jack Brogan, ma già dalla fine degli anni Sessanta Gehry faceva sperimentazioni con materiali industriali e processi di produzione innovativi.

Non era ancora salito alla ribalta come architetto, avendo completato solo alcuni progetti, ma era spinto dalla voglia di esplorare i soggetti della cultura Pop degli anni Sessanta e la posizione radicale del movimento d’avanguardia dell’Antidesign, che negli anni Settanta era maggiormente focalizzato su problematiche a livello sociale e politico.

Realizzata in un economico cartonato e con l’utilizzo di semplici processi tecnologici, la linea Easy Edges era pensata come una serie di mobili per il mercato di massa e a basso costo, appena 15 dollari, e disponibile in grandi magazzini come Bloomingdales a New York.

Sebbene Easy Edges avesse riscosso un successo immediato, Gehry pensò di ritirarla dal mercato dopo soli tre mesi, preoccupato di acquistare notorietà solo come disegnatore di mobili popolari, quando la sua ambizione era quella di affermarsi invece nell’architettura.

La serie fu rimessa in circolazione per breve tempo da Chiru nel 1982, prima che Vitra scegliesse quattro pezzi da rimettere in produzione nel 1992.

Vitra del resto era l’azienda elettiva per la riedizione della serie Easy Edges, considerato che oggi Gehry è l’architetto del Vitra Design Museum in Germania, che ospita un’importante collezione internazionale di sedie classiche.

A catalogo Vitra, prezzo circa 780,00 euro.

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