Questo Cubo nero disegnato da Marco Zanuso e Richard Sapper tutto sembra fuorché un televisore: non contiene un tubo a raggi catodici, ma è un misterioso cubo che svela la sua vera funzione soltanto quando lo si accende, rivelandosi esso stesso un “tubo” di 30,5 centimetri di lato.
Per quanto di dimensioni modeste e assai maneggevole, questo televisore è più un oggetto da interni che un apparecchio portatile: appare come un cubo nero a sé stante, con 17 scanalature per lato che fungono da altoparlante.
L’antenna estraibile, i tasti di controllo e i pomoli della sintonia sono ben evidenti sulla parte superiore.
Collocandoli in quella posizione particolare dell’apparecchio televisivo e rendendo visibile il tubo a raggi catodici soltanto quando l’apparecchio è acceso, i designer intesero sottolinearne la mistica tecnologica.
Il cubo nero rappresenta l’apice dell’astrazione, ne fa un oggetto pressoché surreale, che esiste soltanto a fase alternata: c’è quando è acceso, scompare quando è spento. Brionvega era un’azienda nata nel 1945 per produrre radio e altri apparecchi radiofonici e originariamente operava con il nome di BPM; nel 1952 allargò i propri interessi e iniziò a occuparsi anche di televisori.
Nell’ambito del suo impegno verso l’eccellenza, l’azienda insistette sempre che i suoi prodotti fossero facili da usare e di lunga durata.
Il suo motto era “la tecnica nella sua forma più pura“, i suoi prodotti sono diventati classici del design dal momento stesso in cui venivano commercializzati, e anche a distanza di parecchi decenni continuano a mantenere il loro fascino.
La filosofia di fondo traspare nella manifattura di una realizzazione tecnicamente avanzata, che sposa sapientemente eleganza e soluzioni formali.
Brionvega aveva assunto Zanuso e Sapper come consulenti designer nel 1959, con l’incarico di contrastare la concorrenza dei prodotti elettronici fabbricati in Giappone e in Germania.
Il loro stile estetico fu ribattezzato “tecnofunzionalismo“, e grazie alla collaborazione con questi eccellenti designer l’azienda fu in grado di dar vita a prodotti dall’aspetto contemporaneo, che rispondevano a uno stile di vita nuovo e moderno.
Il televisore Brionvega ST/201 è stato il precursore di un cubo perfino “più nero” di questo, il Cuboglass, realizzato nel 1992, prodotto interamente di cristallo.
Tuttavia, è il modello degli anni Sessanta a far bella mostra di sé nella collezione permanente del MoMA.