Verner Panton disegnava mobili moderni che avevano ed hanno personalità.
Pur essendo sempre molto eleganti, i suoi design mostrano una considerevole diversità e ciò lo si deduce al meglio nella sua Torre Vivente, detta anche Pantower, esposta nell’ambito della Fiera del Mobile di Colonia del 1970.
Questa Torre, un design inedito, quasi impertinente, incarna lo spirito degli anni Sessanta: di fatto elude qualsiasi definizione, potendo ricadere nella categoria delle sedie come pure in quella degli armadi o dei ripiani e infine quella delle opere d’arte.
Nessun termine è adeguato a definirla, ma tutti coloro che la vedono si innamorano delle sue curve amichevoli e accoglienti.
La struttura è in legno di betulla multistrato ricoperto di imbottitura e foderato di un rivestimento di lana Kvadrat.
Oggi la Torre Vivente è disponibile in tre colori, arancione, rosso e blu scuro. Questo mobile, realizzato in due pezzi, forma un quadrato allorché se ne montano le parti.
La Torre Vivente libera il bambino che è in ciascuno di noi, pare quasi invitare l’utente a sedersi sulla sua curva più alta, con i piedi che penzolano nel vuoto.
Una volta, egli disse di voler “incoraggiare la gente a usare la propria fantasia e a rendere più emozionante il proprio ambiente di vita“.
È assolutamente plausibile che un simile pezzo di arredamento sia stato progettato da un uomo che percorse in lungo e in largo l’Europa a bordo di un camper Volkswagen, prendendo contatti con i produttori, e che lavorò nello studio di architettura di Arne Jacobsen dal 1950 al 1952.
Panton era nato nel 1926 a Gamtofte, in Danimarca, e aveva studiato al college tecnico di Odense prima di essere ammesso alla Reale Accademia Danese di Belle Arti di Copenhagen.
Nel 1955 aveva aperto un suo studio di design e nel 1958 aveva già messo in subbuglio la Fiera del Mobile di Fredericia con le sue sedie dal design nuovo e rivoluzionario, appese alle pareti del proprio stand come le opere d’arte che indubbiamente erano: alcuni critici si spinsero ad affermare che quelle non dovessero chiamarsi neppure sedie, poiché erano completamente prive di qualsiasi elemento (si ritiene comunemente che una sedia debba avere, gambe e schienale).
Ma il successo della sua Torre Vivente perdura: è un’opera d’arte complessa, in cui una serie di sedute esibiscono una propria identità scultorea.
A catalogo Vitra, prezzo 13.750,00 euro.