La chaise longue PK24 di Poul Kjærholm

La Produzione di Poul Kjærholm, malgrado la sua lunga carriera di disegnatore di mobili, è stata relativamente modesta.

In parte ciò dipende dal fatto che egli incontrò notevoli difficoltà a entrare in contatto con un produttore capace di soddisfare i suoi standard esigenti. Alla fine, su raccomandazione di Hans Wegner, si legò all’azienda di Ejvind Kold Christensen.

Frutto di questa collaborazione fu una piccola collezione di mobili raffinati appartenenti allo Stile Internazionale, il più importante dei quali fu sicuramente la chaise longue PK 24.

La maggior parte delle sedie concepite da Kjerholm tradiscono la sua formazione di ebanista, e sono formate da esili strisce di acciaio cromato rivestite di materiali esteticamente contrastanti e di grande soddisfazione dal punto di vista tattile, quali la pelle oppure, come nel caso della PK24, il rattan intrecciato.

Kjærholm divise l’oggetto in una base a sé, molto stabile, che sostiene un lungo sedile: questo può essere reclinato sulle sue guide di scorrimento e regolato a piacere.

L’elemento più sbalorditivo della PK24 è proprio la precisione matematica della seduta inclinata: il rigore controllato della sua angolazione e il preciso suggerimento di un equilibrio perfetto con la base sono ciò che caratterizza la PK24 e le dà presenza fisica, ma al contempo esemplificano l’implacabile attenzione al dettaglio per la quale era noto Kjarholm.

Diversamente dai suoi contemporanei danesi, che proponevano di usare il legno secondo tradizione,Kjærholm era maggiormente interessato a utilizzare un telaio in acciaio per le
gambe e il suo lavoro in genere si concentrava più sulla produzione industriale e sulla produzione in serie.

Usando l’acciaio per il telaio, la base a forma di U è abilmente attaccata per mezzo di una cinghia rimovibile, che può essere regolata da ogni persona che vi si siede, secondo le preferenze.

La perfezione della PK24, che culmina con un poggiatesta rivestito che pende aggraziatamente sul suo schienale, la eleva al di sopra della sua funzione fino nel regno della scultura.

Ovviamente funziona benissimo come sedia nella quale accomodarsi, ma le irregolarità del corpo umano finiscono con il turbarne l’equilibrio estetico.

A catalogo Fritz Hansen, viene proposta ad un prezzo di 11.000,00 euro.

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