Presentata inizialmente a Milano in una mostra sul lavoro dei fratelli Castiglioni, questa struttura in acciaio tubolare con una seduta in lega di alluminio, era stata progettata per un duplice uso, in interni e in esterni.
La struttura dello sgabello è ridotta ai minimi termini, ma la base, le cui misure sono sovradimensionate, lo trasforma in un altro affiliato della famiglia dei design zoomorfi concepiti dai fratelli Castiglioni.
Si tratta, al tempo stesso, di un oggetto molto leggero, che rientra pienamente negli anni Sessanta, adeguandosi perfettamente all’idea dell’era spaziale e alla visione di edifici futuristici.
Lo sgabello Allunaggio fa inoltra parte della serie di design dei fratelli Castiglioni realizzati a partire da prodotti già esistenti (i ready-made) e costituisce una prova di come materiali poco costosi e prodotti in serie potessero essere trasformati in design innovativi.
Anche se i vari elementi della serie mettono in evidenza il peso delle associazioni di elementi utilitari che ne costituiscono le premesse (in questo caso il sedile di un trattore), i singoli pezzi sono stati adattati alle esigenze contemporanee e ai nuovi modi di arredare le abitazioni.
Lo sgabello fu denominato Allunaggio in omaggio all’arrivo dell’uomo sulla Luna e tale ispirazione si riflette altresì nella forma ampia delle gambe.
Tuttavia, l’enfasi eccessivamente ironica sull’aspetto formale a discapito di quello funzionale costrinse a rimandarne la produzione.
Fu solo dopo una lunga consultazione tra Castiglioni e Zanotta che si arrivò a un accordo sul modello commerciale, che iniziò a essere prodotto e commercializzato.
Per Zanotta, la serie dei ready-made segnò un primo allontanamento dai design di tipo più commerciale, mentre per i produttori costituiva l’opportunità di commissionare design che riflettessero i cambiamenti socioculturali e, conseguentemente, di rendere testimonianza dei nuovi costumi della vita quotidiana contemporanea.
Nel 1981, lo sgabello Allunaggio fu scelto per il prestigioso premio italiano Compasso d’Oro ed entrò a far parte della collezione del Kunstgewerbe Museum di Zurigo.
A catalogo Zanotta, viene proposto ad un prezzo di circa 600,00 euro.