La recente rimessa in produzione del televisore portatile Algol oggi migliorato grazie alla tecnologia digitale, avalla il parere di molti esperti secondo i quali gli attuali modelli di televisione sono piuttosto indietro rispetto alle possibilità offerte dalle moderne tecnologie.
Questo prodotto costituisce una sorta di appello ai produttori e ai designer affinché capiscano meglio il rapporto che deve legare gli uni agli altri.
Marco Zanuso e Richard Sapper erano due designer che credevano non soltanto nel potere dell’apparenza esteriore del loro prodotto (quindi nell’estetica) ma anche nella necessità di configurarne i componenti interni al meglio per ottenere il migliore design possibile.
Il televisore Algol fu il primo veramente portatile (il modello originario era alimentato a batteria), e i suoi materiali, la sua produzione e ogni suo dettaglio erano stati progettati tenendo chiaramente in mente gli utenti finali.
All’epoca un approccio simile era del tutto unico, perché non vi era alcun awiamento accademico al design industriale: Zanuso aveva studiato architettura e Sapper filosofia, economia e arti grafiche.
Sapper e Zanuso ciononostante diedero al design industriale un nuovo senso di libertà e responsabilità, diverso da quello di altri razionalisti dell’epoca.
L’Algol, chiaro discendente del loro Doney 14 Brionvega del 1962 (di cui ho scritto qui), è piuttosto sorprendente e riesce a emanare un senso di intimità.
Zanuso lo paragonò a un cagnolino seduto che guarda in alto la sua padroncina, effetto creato dall’inclinazione verso l’alto dello schermo.
I designer collocarono i tasti di controllo e l’antenna alla giunzione della parte inclinata con il corpo vero e proprio del televisore, creando così una semplice unità organica e permettendo di trovare facilmente i tasti anche al buio.
La plastica esterna del televisore è stata concepita per essere pulita con facilità: la sua maniglia di metallo quando non è in uso resta chiusa a filo, mentre quando è utilizzata per trasportare il televisore è robusta e sicura.
Anche i componenti interni sono sistemati in modo razionale per assicurare una facile manutenzione e compattezza: tutte idee e concetti di design che preannunciarono l’epoca della miniaturizzazione dei componenti.
Sicuramente uno straordinario prodotto Brionvega.