Giandomenico Belotti, Carlo Forcolini ed Enrico Baleri nel 1979 fondarono a Bergamo l’azienda produttrice di mobili Alias.
Il primo prodotto di questa azienda fu la sedia Spaghetti di Belotti, realizzata con fili di PVC colorato tesi intorno a un esile telaio di acciaio tubolare che forma la seduta e lo schienale.
Il designer originariamente aveva concepito questo progetto nel 1962, chiamandola Odessa. Quando fu esposta a New York, invece, la sedia assunse il suo nome definitivo, ispirato ai fili simili a spaghetti che formano seduta e schienale, flessibili e piacevoli al tatto.
La sedia si rivelò immediatamente un best-seller e diede ad Alias la carica morale e il supporto finanziario di cui necessitano tutte le giovani aziende.
La sedia Spaghetti spalancò infatti la strada ai prodotti successivi dell’azienda, che si è sempre fatta un vanto di creare prodotti dal fascino fuori dal tempo, slegato dalle mode e dalle tendenze del momento.
La semplice forma strutturale adottata da Belotti in questa sedia sfrutta un telaio dalle linee pulite ed essenziali per l’insolito per quanto pratico tipo di rivestimento con fili di gomma.
Il suo aspetto grafico e leggero non distoglie tuttavia dall’importante questione del comfort: i fili tubolari di PVC si adattano al peso corporeo e alla forma di chi vi si siede, e sono in grado di accogliere qualsiasi persona.
Un parallelo potrebbe forse essere instaurato con le realizzazioni in corda di Poul Kjærholm, come ad esempio la sua chaise longue PK24, oppure la Pk25, o con la sedia Flag Halyard di Hans Wegner dei primi anni Cinquanta, reinterpretata qui da Belotti in un materiale più nuovo e più durevole. Oggi la sedia è disponibile in una grande varietà di di colori.
Il telaio può essere scelto in acciaio cromato o verniciato in una vasta paletta di sfumature, ed è perfino possibile scegliere le specifiche dei fili di PVC da adoperare, scegliendo tra quelli dello stesso colore del telaio o quelli trasparenti e lucidi.
A catalogo Alias, prezzo 245,00 euro.
1 Comment