George Nelson fu il capostipite del design americano, e la sua sedia Pretzel incarna molti
dei principi ispiratori che carattetizzarono il suo lavoro: in un saggio per il catalogo dell’esposizione Design Since 1945, organizzata dal Museo d’Arte di Filadelfia nel 1983, Nelson scrisse che “nella risoluzione dei problemi i limiti sono più importanti delle libertà“.
Con la Pretzel creò una sedia che usava il minimo dei componenti per ottenere una struttura solida così leggera da poter essere sollevata letteralmente con due dita.
Piegando il legno laminato ottenne il risultato auspicato, una struttura compatta, per sua stessa natura robusta e che impiegava il minimo materiale possibile.
Lo schienale e i braccioli creano un’unica forma graziosamente avvolgente, mentre le gambe presentano una linea elegante anche senza necessità di divaricatori.
La struttura rievoca in qualche modo il sistema escogitato secoli prima dai costruttori delle sedie Windsor, ma si rivela in tutto il suo minimalismo.
L’uso di forme curve laminate, al posto di forme solide piegate a vapore, consentiva di costruire una sedia moderna, più robusta e leggera con meno componenti, che poteva essere pertanto prodotta più facilmente in serie.
Nelson fu un ambientalista ante litteram, e considerava la Natura una grande risorsa per comprendere le metodologie più efficienti per la risoluzione di problemi strutturali: nei suoi principi di design cercò sempre di imitarne i sistemi.
Egli definì inoltre in modo molto chiaro le differenze esistenti tra le necessità interiori e il linguaggio dei materiali come logica primaria della sua pratica di designer, intesa come qualcosa di totalmente diverso dallo stile, che egli riteneva avesse piuttosto a che fare con l’aspetto esteriore delle cose.
Un suo articolo pubblicato sulla rivista Life nel 1945, nel quale descriveva i suoi rivoluzionari design per spiegare il suo nuovo concetto di “sistema murario“, suscitò l’attenzione di DJ. DePree, fondatore dell’azienda Herman Miller, che persuase Nelson a lavorare da lui come direttore del design: li egli ebbe un ruolo fondamentale nel definire i dogmi e i principi di fondo del design aziendale, in vigore ancora oggi.
La sedia Pretzel (in America il pretzel è una ciambellina salata a forma di nodo) originariamente era disponibile nella versione con e senza braccioli.
La prima ha una forma nel suo insieme più essenziale, perfettamente esemplificativa di come Nelson credesse nell’idea che il design è un processo che permette di collegare insieme ogni cosa.
Cugina stretta della Pretzel è la sedia Plycraft di Paul Goldman, che deriva indubbiamente dalla sedia di Nelson, aggiungendole però una seduta-schienale in un pezzo unico curvato di legno multistrato.
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