Lo sgabello Rocking di Isamu Noguchi

Lo scultore Isamu Noguchi creò alcuni dei suoi progetti migliori per Knoll.

Noguchi sapeva coniugare il linguaggio della scultura con le necessità funzionali dei pezzi d’arredamento, coniugandoli a un livello insuperato nel design americano del dopoguerra.

Quando, intorno al 1954, progettò lo sgabello Rocking, abbinato al tavolo Basso e al tavolo da pranzo Ciclone, si ispirò chiaramente agli sgabelli africani, ma invece di utilizzare un unico pezzo di legno come negli originali, preferì ricorrere al legno per la base e la seduta e a cinque tondini di metallo a forma di V per raccordarli.

In particolare, usò il telaio di metallo per costruire qualcosa di molto stabile, simile a un vortice. La sua estetica si intonava ai design di personalità creative quali Charles e Ray Eames e Harry Bertoia, che avevano anch’essi utilizzato l’acciaio per basi e sedie.

Lo sgabello Rocking era disponibile in noce e in una versione meno comune in betulla.

Questo particolare abbinamento di materiali diversi conferiva allo sgabello un look decisamente molto moderno, forse anche troppo moderno: rigettato dall’opinione pubblica americana, come del resto molti dei progetti altamente innovativi di Noguchi, lo sgabello restò in produzione appena cinque anni, dal 1955 al 1960.

Solo i suoi tavoli, ispirati ai medesimi principi che portarono alla creazione dello sgabello, incontrarono un favore maggiore, e sono tuttora in produzione.

Lo sgabello è stato reintrodotto sul mercato da Vitra, ma mi pare che non sia più in produzione.

Lo sgabello Rocking di Isamu Noguchi per Knoll International

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