Questo appenditutto, realizzato con sfere di legno e fil di ferro verniciato, era stato concepito per aiutare i bambini a organizzare le loro cose, ad appendervi cappotti, sciarpe e guanti, ma anche giocattoli e pattini a rotelle.
Le sfere deliziosamente colorate, in rosso, rosa, blu, magenta, ocra, giallo, verde e viola, paiono quasi galleggiare liberamente nello spazio accentuando il senso di giocosità tipico di un ambiente infantile.
L’appenditutto incoraggia un coinvolgimento creativo e un’azione di personalizzazione da parte del proprietario: l’utensile è infatti incompleto fino a quando il bambino non sceglie quali oggetti pendervi.
Come un telaio vuoto o lo scheletro di un mobile, questo pezzo incoraggia sapientemente la creatività e la partecipazione.
Per tutta la notevole carriera produttiva della coppia di designer, due temi sono rimasti costanti nella ricerca degli Eames: il desiderio di soddisfare le esigenze dei consumatori e l’interesse nella sperimentazione di nuovi materiali e metodi di produzione.
Questo arredo va incontro alle esigenze di ordine della stanza dei bambini, mentre la qualità sperimentale traspare dalla sua stessa struttura, che utilizza le medesime tecniche di produzione dei tavolini bassi progettati dalla coppia qualche anno prima.
Ciò comporta un metodo molto economico di produzione in serie che permette di saldare simultaneamente, invece che individualmente, i tondini di metallo o i fili di ferro.
L’appendiabiti originario fu prodotto sia da Tigrett Enterprises Playhouse Division sia da Herman Miller, dal 1953 al 1961.
In un primo tempo Tigrett Enterprises Playhouse Division lo mise in vendita soltanto su catalogo per posta, pubblicizzandolo però su vari periodici, ad esempio il New Yorker, e ne vendette effettivamente svariate migliaia prima del 1961, anno in cui dovette chiudere i battenti.
Di recente Herman Miller e Vitra Design Musem che fabbricano molti mobili degli Eames lo hanno rimesso in produzione ad un prezzo di circa 350,00 euro.