La sedia Basculant LC1 disegnata dall’architetto Charles Èdouard Jeanneret, meglio conosciuto con il nome di Le Corbusier, da Pierre Jeanneret e da Charlotte Perriand, rappresenta uno dei primi esempi di uso dell’acciaio tubolare e della pelle di vacca.
Lo schienale basculante può essere regolato facilmente, una caratteristica ripresa in seguito da Le Corbusier per le sedie concepite nel corso della sua carriera.
Lo schienale reclinabile offre un comfort duraturo e si adatta a differenti posizioni di lavoro.
I braccioli, due solide striscie di cuoio, possono ruotare liberamente attorno ai perni che li sostengono; la forma modulata e cubica che avvolge la seduta e i pomelli dei braccioli sono coerenti con l’estetica di Le Corbusier.
Poichè richiama la mentalità coloniale degli anni Venti, questa sedia è chiamata anche sedia Safari: la sua forma, la mobilità dello schienale e la presenza di cinghie erano ispirate alle tradizionali sedie pieghevoli utilizzate dagli ufficiali britannici durante le spedizioni in India.
Le Corbusier aveva già usato simili sedie nei suoi interni, in particolare nel suo padiglione all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi del 1925.
Il padiglione, denominato Esprit Nouveau, come la rivista che Le Corbusier aveva fondato nel 1920, costituiva una vetrina per le sue opere e quelle dei suoi contemporanei.
Durante questo periodo, Le Corbusier rivolse la sua attenzione ai mobili, con un approccio che li considerava parte “dell’equipaggiamento di una casa“, nel 1929, al Salon d’Automne di Parigi, e sempre in collaborazione con Jeanneret e Perriand, Le Corbusier presentò una serie di design di mobili successivamente realizzati da Thonet.
Tutti gli elementi della mostra, come per esempio la chaise longue LC4, sono ancor oggi molto apprezzati nell’arredamento di spazi pubblici e privati.
A catalogo Cassina, nella collezione “i maestri” prezzo 2.360,00 euro.