L’eloquente forma architettonica della panchina Platform di George Nelson riflette appieno la filosofia promossa dall’ambiente creativo americano nell’immediato dopoguerra.
I designer dell’America Settentrionale negli anni Quaranta avevano iniziato ad abbracciare entusiasticamente i principi filosofici ed estetici del Modernismo europeo, e a sostenerli e sfruttarli come riferimenti guida per la vita quotidiana del XX secolo.
In qualità di membro della facoltà di architettura della Columbia University di New York, nelson fu incaricato di aiutare a perfezionare la visione della nuova generazione di designer in tutti gli aspetti dell’ambiente progettato.
Scrittore, insegnante ambientalista, Nelson (come molti architetti di quel periodo) era ispirato dai principi del Bauhaus che, professavano la chiarezza delle strutture, una funzionalità evidente, e l’uso innovativo di materiali e processi industriali in grado di rendere ciascun progetto soprattutto realizzabile.
Nel 1946 entrò alla Herman Miller come direttore del design, e la sua panchina Platform uscì quello stesso anno.
Si tratta di un mobile flessibile e utile, progettato per accogliere sia persone che oggetti.
Le sue finalità non erano ambigue, erano piuttosto un esempio di imperativo modernista in cui convergevano funzione e forma.
Realizzata in legno d’acero con supporti metallici di livellamento e rafforzata da gambe ebanizzate fissate a maschiettatura, la superficie rettangolare della seduta della panchina è costituita da una serie di assicelle volutamente distanziate per far passare sia l’aria che la luce, e per esprimere trasparenza ed eleganza.
La Platform che faceva parte della prima collezione Nelson per Herman Miller, è stata descritta nel catalogo dei mobili come “prima di tutto un piano di appoggio per contenitori, e in aggiunta anche un tavolo basso per guadagnare qualche posto in più”.
Nel 1955 la panchina si era già rivelata uno dei pezzi più flessibili e utili prodotti da Herman Miller.
Nelson rimase per 25 anni in questa azienda, nelle sue vesti di Direttore del Design e in collaborazione con la sua stessa società, la George Nelson Associates.
La panchina è stata rimessa in produzione nel 1994, è resta uno dei più importanti e imperituri mobili del dopoguerra a testimoniare la profetica visione del suo designer.
A catalogo Herman Miller prezzo da 800 euro.