Nel 1929 l’architetto finlandese Alvar Aalto presentò diversi suoi progetti di prototipo al concorso che la ditta berlinese Thonet aveva indetto per aggiornare la propria linea di mobili tradizionali.
Nella speranza che gli illustri giurati Pierre Jeanneret (cugino di Le Courbusier), Josef Frank e Gerrit Rietveld ne apprezzassero l’organicità e la spinta innovativa, Aalto inviò un tavolino a tre livelli dai bordi evocavano la forma di una slitta.
Benché la giuria non premiò il progetto di Aalto, sette anni più tardi divenne il carrello da tè 901, prodotto e commercializzato dalla Artek, l’azienda e collettiva d’arte industriale che lo stesso Aalto aveva fondato nel 1935 insieme ad alcuni colleghi modernisti.
Sostituiti i bordi da slitta con un telaio curvilineo dotato di due ruote planari, il carrello in betulla, ceramica e giunco rappresenta l’estetica innovativa del design finlandese, e la sua componente umana, in quanto abbinava una superficie rivestita di mattonelle e facile da pulire a un cestino nel riporre posate, tovaglioli e altro.
“l mobili spostabili e pieghevoli rendono un ambiente limitato più spazioso”, scrisse Aalto nel 1930 in un articolo per la rivista Domus, dimostrando di aver già iniziato a considerare la possibilità di aggiungere ruote ai mobili.
Ma anziché creare un oggetto su ruote che alludesse alla velocità e alla perfezione meccanica dell’era industriale, per questo tavolino Aalto disegnò ruote in laminato bianco con i bordi in gomma nera che assomigliano alla visione idealizzata che un bambino può avere di un cerchio.
La struttura in betulla, tipica di Aalto, è lavorata con la tecnica del legno curvato, con la quale il designer aveva iniziato a sperimentare nei primi anni Trenta e che continuò a utilizzare per la maggior parte dei mobili creati in seguito.
Inizialmente, nella vetrina principale dello showroom di Artek, fu esposto il carrello del 1936, rivestito di linoleum e senza cestino. Il debutto del carrello da tè 901 avvenne dopo pochi mesi, alla Triennale di Milano.
Un secondo modello, il carrello da tè 900, fu presentato all’Esposizione di Parigi del 1937 nel padiglione finlandese progettato sempre da Aalto, e fu esposto l’anno successivo al Museum of Modern Art di New York.
Grazie alla sua struttura robusta, alla longevità della Artek e a particolari accordi con Herman Miller, i carrelli da tè 901 e 900 sono tuttora in produzione.
A catalogio Artek, il modello 900 costa 3174,00 euro, il modello 901 1974,00 euro.