A guardarla sembra una poltrona dei giorni nostri ma in realtà è stata progettata nel 1910.
La sua purezza astratta, la sua chiarezza funzionale, l’uso gewometrico della decorazione suggerirebbero di collocarla nell’ambito del modernismo.
Probabilmente guardando questa poltrona capite da dove ha preso ispirazione Le Corbusier per la sua LC2 Grand Confort del 1928 di cui ho scritto qui; la sua somiglianza è impressionante.
Il suo progettista, tra i più noti architetti austriaci Josef Hoffmann (1870-1956) di cui ho scritto qui, fu fortemente influenzato dopo la laurea a Vienna in architettura da un soggiorno in Italia: a colpirlo furono le case cubiche di campagna, imbiancate a calce, con le finestre irregolarmente scavate nelle pareti.
La poltrona è un blocco di poliuretano collocato su un telaio in legno, e il tutto è rivestito di pelle nera. Il trapuntato quadrato, regolare e austero, è una vera esemplificazione dello stile di Hoffmann, la cui forma preferita era il cubo.
Anticipò in tutto e per tutto quella corrente denominata Modernismo.
Nel 1969, la Josef Hoffmann Foundation concesse il diritto esclusivo di rimettere in produzione la poltrona Kubus alla Franz Wittmann Möbelwerkstätten.
Prezzo circa 3.000,00 euro.