La maggior parte delle persone conoscono il franco-svizzero Le Corbusier per il suo lavoro nel campo dell’architettura, ma chiunque abbia una conoscenza di base nella progettazione di mobili del 20 secolo, saprà che anche alcuni dei mobili più famosi della storia moderna sono stati ideati da lui.
La poltrona LC2 è tra i cinque modelli di poltrone più belle di ogni tempo, un modello senza tempo che ha fatto, e continua a fare la storia del design.
Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni.
Come dire, l’estetica delle forme deve nascere da un bisogno concreto di comodità, da un esigenza funzionale.
Il modello LC2 vede la luce nel 1928, grazie all’incontro di Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. All’epoca si chiamava “Fauteuil Grand Confort, petit modèle”.
L’intera collezione disegnata dai tre architetti designer viene prodotta per la prima volta dall’azienda Thonet a partire dal 1930 con la denominazione “Le Corbusier, P. Jeanneret, Ch. Perriand”.
Una seconda edizione viene lanciata nel 1959 da una gallerista di Zurigo, Heidi Weber, con la sigla LC (che sta appunto per “Le Corbusier”).
Il 23 ottobre 1964 la società italiana Cassina acquisisce i diritti di un primo gruppo di modelli – LC1, LC2, LC3, LC4 – disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand.
Altri modelli si sono aggiunti in seguito: in particolar modo nel 2010 la collezione LC è stata ampliata con i modelli in legno disegnati dal solo Le Corbusier.
La poltrona LC2 di Cassina è un concentrato di eleganza e creatività; con le sue finiture, la struttura minimalista e la mancanza di elementi ornamentali, LC2 di Le Corbusier è un classico esempio dello stile moderno abbracciato da Le Corbusier.
LC2 ha rotto le convenzioni del design delle sedie tradizionali avendo il telaio verso l’esterno piuttosto che all’interno, in questo modo si mostra la grazia e l’impegno messo nella realizzazione del telaio.
Al fine di supportare l’intera struttura, il telaio della poltrona LC2 di Le Corbusier è fatto da pezzi piatti e tubolari di acciaio di alta qualità saldati insieme. Il telaio è rivestito con uno strato di cromatura protettiva, anche se questo è stato introdotto solo nel 1950.
La separazione tra la gabbia della struttura e i cuscini esprime compiutamente la logica del razionalismo.
Disponibile anche nella versione divano a due o tre posti e pouf, LC2 prevede rivestimenti in pelle o in tessuto di diversi colori.
Al fatto che la seduta è di un comfort eccezzionale, dobbiamo aggiungere anche un piccolo brivido di piacere tutto intellettuale: l’idea di essere seduti su una poltrona pensata e disegnata da Le Corbusier è una di quelle piccole grandi gioie che possono condividere solo i veri amanti del design.
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