Già, sommando:
21 ore di lavoro
9 mq di pelle prima scelta (in 90 tonalità di colore e declinata in 179 gradazioni diverse)
50 molle
20 kg di legno di faggio
il risultato è Vanity Fair di Frau.
Tempo fa lessi una frase: chiedete ad un bambino di disegnare un’automobile e questo vi disegnerà un maggiolino, ecco parafrasando, chiedete ad un bambino di disegnare una poltrona e questo vi disegnerà la vanity fair.
La sua forma, il suo design e nella mente di tutti, è la poltrona per eccellenza, si contano a centinaia i films, le pubblicità, le foto dove è protagonista o solamente ripresa.
Era il 1930 quando, da un bozzetto di Renzo Frau (a Torino) è nata la celebre “904”: il primo esemplare della celebre poltrona, destinata a diventare icona della modernità;
oggi come allora, Vanity Fair è realizzata artigianalmente; nella fase finale della preparazione viene impresso a fuoco il marchio Poltrona Frau sul retro di ogni pezzo e viene posta una targhetta in oro.
La Poltrona Frau Vanity fair è per sempre: dopo decenni d’uso, può essere “restaurata” negli stabilimenti di Tolentino, che provvedono anche alla sostituzione di alcuni elementi.
A partire dal 1984 il modello 904 di Poltrona Frau è conosciuto con il nome di Vanity Fair e continua a distinguersi per eleganza, qualità dei materiali e cura del dettaglio.
Vanity Fair, infatti è la replica del famoso modello 904, divenuto archetipo per eccellenza della poltrona moderna e conosciuto in tutto il mondo per la tipica forma bombata e la lunga fila di chiodini rivestiti in pelle che rifiniscono schienale e braccioli.
L’accentuata volumetria e le forme bombate sono, da allora, riconosciute e imitate in tutto il mondo. La struttura è in faggio stagionato, così come i piedi tinti di color noce scuro.
L’imbottitura è in crine gommato e vegetale modellato a mano, mentre il cuscino della seduta è in piuma d’oca.
A partire dal 1984 il modello 904 di Poltrona Frau è conosciuto con il nome di Vanity Fair e continua a distinguersi per eleganza, qualità dei materiali e cura del dettaglio.
Seguendo un pò la moda del momento, anche Vanity Fair viene prodotta in versione baby per i più piccoli.