Nel 1971 Flos mette a catalogo Parentesi, e da allora è una delle lampade iconiche della ditta.
E’ una lampada originalissima, nel senso che la fonte luminosa può scorrere lungo un filo d’acciaio appeso al soffitto e tenuto “in tiro” con un peso all’altra estremità (meglio se rimane sospeso e che sfiori appena il pavimento),
La fonte luminosa ruota di 360 gradi ed è anche per questo che è una lampada molto versatile.
L’idea di una lampada che potesse scorrere in verticale dal pavimento al soffitto e viceversa e ruotare di 360° attorno ad un perno viene impressa in uno schizzo di Pio Manzù il geniale e talentuoso designer italiano morto a soli 30 anni nel 1969 in un incidente automobilistico nel tratto di autostrada Milano – Torino.
Si stava recando ad una riunione in FIAT per discutere il progetto di un’automobile quando la 500 della moglie che guidava è uscita di strada, probabilmente per un colpo di sonno; pertanto Pio Manzù muore prima che la lampada venga progettata.
Questo schizzo arriva nelle mani di Achille Castiglioni ed è bingo.
Castiglioni capisce le potenzialità di quello che ha per le mani e lo re-interpreta: nasce Parentesi.
Il nome deriva dalla forma del tubo in acciaio sagomato che sorregge la fonte luminosa che assomiglia appunto ad una parentesi.
Vinche il Compasso d’oro nel 1979.
Castiglioni pensa anche al packaging (ora non è più venduta in questo modo): la confezione che contiene tutte le parti di Parentesi è in materiale plastico trasparente; realizzata sottovuoto e permetteva di vedere tutti i componenti che formavano il kit di montaggio, i quali erano perfettamente incastrati all’interno dell’imballo.
L’imballo era costituito da due gusci speculari, uno trasparente che si incastrava su uno bianco di base ed era facilmente trasportabile tramite due maniglie laterali ricavate nella confezione stessa.
Steve Jobs e Apple che hanno sempre dato importanza al packaging sono arrivati molto dopo!
Parentesi è formata da veramente pochi pezzi ed è facilissimo da assemblare: ci sono riuscito pure io!!!
E’ esposta in molti musei e mostre dedicate al disegno industriale di tutto il mondo, come per esempio il MoMA di new York.
Ingo Maurer noto designer tedesco ha reso omaggio a Parentesi con una su re-interpretazione dal nome hot-Achille; lo stesso ha fatto, recentemente, il designer Konstantin Grcic con la sua “OK” sempre prodotta da Flos; una lampada quindi che continua ad ispirare con la semplice genialità.
Credits:
Sevizio fotografico immagine di copertina: Mauro Corti freelance presso Arketape Studio.